Giuseppe Marchetti

CHIOGGIA (VE)_1849
NAPOLI _1877
È stato il più piccolo dei Mille di Garibaldi.
Imbarcatosi a Quarto quasi undicenne insieme al padre (di professione medico), risalì lo stivale da Marsala al Volturno, accompagnando le camicie rosse e venendo nominato caporale “sul campo”. Dopo l’impresa, la famiglia riunita andò a vivere a Torino, dove il papà Luigi tentò di passare nell’esercito regolare piemontese scontrandosi, tuttavia, con l’aperta ostilità, il sospetto e persino il disprezzo verso i garibaldini, molto diffuso in città, ricevendo solo trenta soldi al giorno come indennità per le ferite riportate nella battaglia di Calatafimi e venendo addirittura schedato dalla polizia.
La famiglia decise di traferirsi a Campo Ligure, dove il padre morì in seguito a una grave paralisi, lasciando Giuseppe e la sua mamma in ristrettezze economiche ancora maggiori.
Nel momento in cui Garibaldi chiamò di nuovo alle armi i suoi volontari per la guerra d’indipendenza del 1966, Giuseppe si presentò puntualmente all’appello e fu con i garibaldini che provarono a prendere Roma per darla all’Italia.
Gli ultimi anni di vita del giovane Marchetti furono sempre più difficili e le richieste di sostegno sue e della mamma sistematicamente cestinate dai responsabili del governo.
Morì a neppure 28 anni per l’aggravarsi della malattia polmonare che non l’aveva mai abbandonato dopo gli stenti vissuti durante la spedizione dei Mille.
il racconto
Giuseppe Marchetti
LA MASCOTTE DEI MILLE
Torino, 1861. Il piccolo Giuseppe Marchetti ricorda la staordinaria impresa dei Mille di Garibaldi, alla quale ha partecipato pochi mesi prima, insieme al padre Luigi, alla tenera età di 11 anni.
L’incredibile avventura al seguito delle camicie rosse viene ricordata nella nuova casa torinese, dove la sua famiglia ha deciso di vivere da quel momento. La memoria e l’entusiasmo patriottico del piccolo Giuseppe nascondono i sacrifici e gli stenti sofferti durante l’impresa, che purtroppo continueranno a minare il suo fisico.
Ascolta
(si consiglia l’uso di cuffie)
Colonna sonora / 1
I vespri siciliani
Giuseppe Verdi – 1855
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I vespri siciliani (titolo originale: Les vêpres siciliennes) è un’opera lirica in francese di Giuseppe Verdi. Debuttò all’Opéra di Parigi il 13 giugno 1855, ispirato alla vicenda storica dei Vespri siciliani.
L’azione si svolge nel 1282 a Palermo tra soldati francesi, Elena, duchessa e sorella del duca Federigo d’Austria e patrioti siciliani.
La prima in Italia avvenne il 26 dicembre 1855 al Teatro Regio di Parma. La censura allora vigente annullò l’effetto patriottico dell’opera: nella prima rappresentazione italiana l’opera fu ribattezzata Giovanna di Guzman e l’azione spostata in Portogallo; al Teatro San Carlo di Napoli, l’opera fu rappresentata con il titolo di Batilde di Turenna.
Colonna sonora /2
Camicia rossa
versi:Rocco Traversa – musica: Luigi Pantaleoni – 1860
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Camicia rossa è un canto garibaldino, le cui parole furono composte da un segretario comunale piemontese, Rocco Traversa, e la musica da un maestro di musica milanese, Luigi Pantaleoni.
Un testo legato al suo tempo e all’ambiente che lo produsse e lo diffuse. È un canto assolutamente esemplare del gusto risorgimentale.
Il momento della sua prima fortuna furono i giorni immediatamente seguenti l’impresa di Garibaldi in Sicilia e nel Meridione. E ci piace credere che quasi certamente l’avrà intonata anche il piccolo Giuseppe Marchetti, mascotte della famosa spedizione.
Il testo originale comprende nove quartine di doppi quinari. Dopo la cosiddetta “giornata dell’Aspromonte” furono aggiunte altre otto quartine, una dopo la battaglia di Digione e un’altra dopo la battaglia di Domokos.
Durante la Resistenza era cantato dai partigiani delle formazioni garibaldine.

Con la voce di
Antonio Colucci
Nasce ad Avellino il 29 settembre 2003.
Attualmente frequenta la 3^ media all’Istituto “Guido Dorso” di Avellino.
La sua passione per il teatro nasce cinque anni fa grazie al laboratorio del Teatro di Gluck presso il Teatro 99 Posti che tuttora frequenta abitualmente.
Ha al suo attivo già diverse partecipazioni come attore negli spettacoli di fine anno del laboratorio teatrale e in una produzione per ragazzi del Co.C.I.S.
Studia chitarra presso l’Accademia Mercantus di Mercogliano e ama dipingere.
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